Il campo di Qi nella pratica del Zhineng Qigong (parte seconda)

La composizione del Campo, le 8 Frasi

Il dott. Pang ha codificato le 8 Formule, o 8 Frasi, per fornire un efficace metodo per comporre il Campo, sia nella pratica individuale sia in quella di gruppo. A differenza dei molteplici modi di organizzare le 3 Fasi fondamentali sopra descritte, qui abbiamo un rituale codificato vero e proprio, un percorso che milioni di praticanti hanno già seguito, con i relativi vantaggi, grazie al principio della persistenza non locale del Campo (vedi oltre). Le frasi costitutive del metodo possono essere pronunciate con la voce, cantate o evocate mentalmente, subito dopo le fasi preliminari di introversione dell’attenzione e del rilassamento.
Segue l’elenco con una breve spiegazione. La postura iniziale è, solitamente: in piedi, rilassati, con le braccia ai fianchi, gli occhi chiusi, la sommità del capo rivolta verso l’alto, i piedi uniti, le ginocchia appena flesse, la schiena allineata.
Nel recitare, o ascoltare le formule, bisogna ottenere gli stati, mentali e fisici, che da esse vengono suggeriti. Con la pratica ripetuta, la condizione finale di fusione viene ottenuta dapprima a livello di immaginazione e suggestione, poi concretamente sperimentata.

DǏNG TIĀN LÌ DÌ – La testa nel cielo, i piedi nella terra
La sommità del capo del praticante si allinea verso il cielo, spingendo verso l’alto e aprendo la nuca, in questo modo, l’agopunto Bahihui si trova nella posizione sommitale della testa. La mente pensa al cielo azzurro e limpido, con la percezione di quanto sia vasto e appagante, dimenticando i limiti del proprio corpo, fondendosi con esso. Ogni praticante immagina il cielo azzurro in base al proprio Sistema di Riferimento, lo evoca dai propri ricordi, ma le sensazioni e lo stato mentale da ricercare sono comuni a tutti. I piedi non premono verso il pavimento che ci sostiene, ma si fondono con la terra sotto di noi. Quando mente, cielo e terra si fondono, si crea, in modo consapevole, un’Entità Olistica che permetterà, completando la procedura, di raccogliere più facilmente lo Hunyuan Qi Originale.

XÍNG SŌNG YÌ CHŌNG – Il corpo è rilassato, la mente si espande
L’attenzione si focalizza nelle varie parti del corpo, rilassando e aumentando le relative sensazioni che arrivano alla coscienza. La risoluzione con la quale si possono percepire, dall’interno, le strutture del proprio corpo cresce con la pratica. Quando si riesce, è opportuno aprire i pori della pelle, per favorire lo scambio di Qi con l’esterno. La mente si espande anche nello spazio, usando l’immaginazione, fino a riempire l’intero universo. Questa fase, quando è concretamente sentita, consente alla nostra Yiyuanti di fondersi con lo Hunyuan Qi Originale.

WÀI JÌNG NÈI JÌNG – Rispetto all’esterno, calma all’interno
Il rispetto è indirizzato non verso una persona, tanto meno il conduttore, piuttosto, verso la pratica del ZNQG, consapevoli del il suo valore, e verso l’intera Natura che ci ha generati e ci sostiene. La sensazione netta di un profondo rispetto conduce lo Hunyuan Qi del praticante in uno stato di quiete e calma.

XĪN CHÉNG MÀO GŌNG – La mente è limpida, gentile, deferente
E’ un’estensione, un rafforzativo della precedente frase. E’ il porsi in uno stato di pace e tranquillità, dopo aver aperto il “canale” del rispetto, sia interno sia esterno e della quiete, per approfondire lo stato di Qigong.

YĪ NIÀN BÙ QǏ – Tutti i pensieri si fermano
Pian piano, grazie all’adesione alle Frasi precedenti, il pensiero distraente svanisce, mentre la mente si focalizza progressivamente sullo spazio vuoto.

SHÉN ZHÙ TÀIKŌNG – La mente osserva lo spazio
In assenza di pensiero, la Yiyuanti del praticante rappresenta, con il proprio Sistema di Riferimento, lo spazio vuoto e immenso, e, grazie a quest’attività, si fonde con lo Hunyuan Qi Seminale.

SHÉNYÌ ZHÀO TǏ – La mente illumina il corpo
Nel ZNQG, il termine illuminare viene usato come sinonimo, assai più suggestivo, del focalizzare l’attenzione su uno o più aspetti della ricostruzione del mondo, interno o esterno, fatta dalla Yiyuanti. Dopo aver rappresentato lo spazio, l’attenzione del praticante torna nel corpo, per portavi lo Hunyuan Qi originale raccolto nella fase precedente.

ZHŌU SHĒN RÓNG RÓNG –Tutto il corpo si fonde in armonia
Il corpo si fonde con lo Hunyuan Qi seminale che costituisce l’universo, svanendo in esso. La sensazione che bisogna avere è quella di dissolversi nel vuoto-non vuoto, che costituisce la base dell’esistenza fisica dell’universo. Non è facile aderire a quest’ultima frase, piuttosto, è un continuo tendere verso il suo significato, fino ad arrivare a provarlo.

La composizione del Campo nella pratica individuale

Chi ha accumulato esperienza nella pratica del ZNQG, avrà sicuramente notato che ogni conduttore, nel comporre il Campo, introduce variazioni: a volte due fasi sono fuse assieme, a volte l’ultima è inserita suggerendo non solo il tema generale, ma anche l’argomento preciso da trasmettere come informazione. Questo ha senso perché lo stesso fondatore della disciplina sottolinea l’importanza dell’iniziativa personale.
Ma, nella pratica individuale, quando non si è in gruppo, quale metodo conviene usare per comporre il Campo? Forse quello proposto dal conduttore che seguiamo? Oppure, visto che milioni di praticanti hanno usato le 8 Frasi per organizzare il Campo prima di noi, non potremmo fare come loro? Ognuno deve trovare la risposta da sé, in base ai risultati ottenuti, usando l’iniziativa personale, nel rispetto delle indicazioni suggerite dagli insegnanti.
Ancora un’altra domanda può sorgere spontanea: mancando il gruppo di pratica e il conduttore, ha veramente senso comporre il Campo?
Non potremmo, dopo l’introversione della coscienza e il rilassamento, passare direttamente ai metodi?
Una risposta motivata potrebbe emergere dalla lettura del seguito di questo testo.

Effetti del Campo

Qualunque praticante sincero è ben consapevole del valore e dell’importanza della composizione del Campo, anche se non ha ancora categorizzato questa attività secondo il proprio Sistema di Riferimento. In tal caso, solitamente le esperienze relative vengono collocate in una sorta di “limbo”, nel quale vale il principio dell’evidenza, in attesa di una migliore interpretazione, che può derivare dalle parole dei conduttori e dalla lettura dei testi sulla disciplina.
Tra gli effetti evidenti, come tutti i praticanti ben sanno, ci sono quelli relativi alla qualità della pratica. Se pure fenomeni quale, ad esempio, la maggior resistenza nella durata di alcune posture impegnative quando c’è il Campo potrebbe, in linea di principio, essere spiegata chiamando in causa lo spirito di emulazione, altri fenomeni, come l’aumentata elasticità tendinea, oppure la migliore capacità di eseguire movimenti complessi (con gli occhi chiusi), e anche, la scomparsa di sintomi dolorosi durante la pratica, non sono certamente spiegabili con la stessa argomentazione. Sono quindi da classificare come “Effetti del Campo” veri e propri.

Nella mia personale esperienza ci sono stati innumerevoli accadimenti che hanno testimoniato l’efficacia del Campo nella pratica, ne cito uno, che evidenzia l’azione della terza fase: qualche anno fa, in una sessione tra praticanti avanzati, tra gli altri, era presente anche la mia compagna, di vita e di percorso nel ZNQG; all’epoca aveva un problema: su entrambe le mani si era formata una sorta di ragade, una fessurazione dolorosa, che le impediva parecchie attività; il gruppo dei praticanti ha inviato all’unisono l’informazione di guarigione delle sue mani e, durante la sessione, il problema è scomparso. Questo testimonia l’efficacia della fase di trasmissione dell’informazione.

Tra le esperienze riportate, cito quella trasmessa dall’insegnante Xiaoping Peng, che ha un centro di pratica, in Cina, chiamato Guilin Qigong Center. Poco più di un anno fa, ha raccontato l’insegnante, frequentava il centro un signore affetto da Alzheimer in forma avanzata: veniva accompagnato perché si perdeva, si metteva seduto e stava a guardare i praticanti senza far nulla, non era in grado di mangiare da solo. Dopo tre mesi, solamente stando nel Campo, senza mai praticare, la sua memoria era migliorata significativamente: mangiava da solo, non veniva più accompagnato ed era di nuovo in grado di cantare con gli altri. Il Campo di Qi ha quindi poteri di guarigione, grazie
soprattutto alla fase di fusione, anche se non si partecipa attivamente alle sessioni.

Nella letteratura sul Zhineng Qigong, sugli effetti di Qi Chang si trova parecchio, segue un esempio.

Tra il 1989 e il 1992, in collaborazione con l’Accademia Cinese per le Scienze Mediche, sono state fatte più di 18.000 misurazioni per misurare gli effetti di un campo di Qi sul miglioramento dei parametri cardiovascolari quali: pressione arteriosa, resistenza periferica vascolare, gittata cardiaca, viscosità del sangue, elasticità dei vasi etc. etc. Tutti questi parametri hanno mostrato significativi miglioramenti, a seguito della partecipazione dei pazienti alla sola composizione del Campo.

Nel prossimo articolo parleremo dei i parametri di qualità del campo di Qi, e anche del il campo implicito nelle attività di gruppo: dai concerti alle pratiche olistiche, dalle pratiche religiose alle tecniche di meditazione.

Marco Tau, divulgatore di argomenti al confine tra scienza e filosofia, operatore Zhineng Qigong e insegnante di Mingjue Gongfu.