Il campo di Qi nella pratica del Zhineng Qigong (parte prima)

La natura del Campo di Qi

Per iniziare, vediamo prima che cosa, sicuramente, il campo di Qi non è:
-non è un campo, di forze o potenziale, come lo si intende in Fisica,
-non è un fenomeno di risonanza, con trasferimento di energia, così come accade tra due diapason, aventi la stessa forma e struttura,
-non è un fenomeno di suggestione collettiva, come si intende in Psicologia.

Per definire la natura del campo, sono necessarie alcune premesse, tratte dalla teoria fondante del ZNQG: La Teoria Olistica Hunyuan (G), detta anche Teoria degli Interi Hunyuan.
Ogni cosa, secondo la teoria, sviluppata dal dott. Pang Ming (G), fondatore della Scienza del Zhineng Qigong (ZNQG), è formata da Hunyuan Qi, strutturato su continui livelli di successiva complessità, dallo Hunyuan Qi Seminale (G) allo Hunyuan Qi Umano, in aggregati di Materia (G), Energia (G) e Informazione (G), che danno luogo a tutte le forme, visibili e non visibili, in continua evoluzione, che costituiscono l’Universo.

Premesso ciò, il Sistema Uomo, per il ZNQG, è un aggregato di forme costituite da Hunyuan Qi di vari livelli di complessità e composizione delle tre suddette manifestazioni fondamentali, che ha in più, rispetto alle altre specie viventi che popolano la Terra, la caratteristica di possedere la Yiyuanti (G). Con il progredire nella pratica della disciplina, la nostra mente sviluppa la capacità di percepire i moti di alcuni dei livelli e delle strutture dello Hunyuan Qi di cui siamo fatti. Queste percezioni, che vanno ad arricchire il nostro Sistema di Riferimento, non usano i 5 sensi per giungere alla coscienza, ma altre capacità che noi possediamo, e che, in questa cultura, vengono scarsamente sviluppate, se non addirittura rigettate.

Quando i praticanti iniziano una sessione, sotto la guida del conduttore, si parte sempre dalla “composizione del campo di Qi”, dalla quale, anche nella pratica individuale, non si può prescindere. Questa tecnica, nel ZNQG, è, principalmente, ma non solo, un metodo per potenziare gli effetti benefici dell’esecuzione dei metodi della disciplina, gestendo lo Hunyuan Qi individuale dei partecipanti in modo da formare un aggregato di Qi complessivo, un’Entità Olistica, un Intero, ben diversa dalla somma dei Campi dei praticanti. Può essere eseguito all’inizio di una sessione di gruppo, con la guida del conduttore, ma anche individualmente, in qualunque momento della giornata, anche al di fuori di una sessione di lavoro con i metodi.

Inoltre, quando il “Campo” è stato composto, all’interno di una sessione di gruppo, il conduttore può mettere in atto il metodo d’insegnamento con l’uso della mente, ovvero, la trasmissione, non verbale né gestuale, di informazioni inerenti la pratica in corso attraverso il “canale” fornito dal Campo.
Come vedremo, nel seguito di questa serie di articoli su questo fondamentale argomento, anche in altre discipline esiste la composizione del Campo di Qi, anche se inconsapevole, ma solo nel ZNQG se ne fa un uso sistematico e se ne dà una spiegazione teorica e operativa, finalizzata al miglioramento della qualità della pratica con la comprensione dei principi.
Con quanto fin qui esposto, potremmo dire che, tenendo conto dei concetti introdotti dalla Teoria Olistica Hunyuan: la composizione del Campo genera un’ aggregazione, un Intero, a livello di pura Informazione, più o meno temporanea, tra i praticanti, indipendente dalla distanza fisica, che migliora lo scambio di Hunyuan Qi Umano tra i partecipanti e lo scambio con lo Hunyuan Qi della Natura.

Le finalità della composizione del campo di Qi secondo il ZNQG

Zu Chang, la composizione del campo di Qi, è stato introdotto nel ZNQG nel 1981, come aiuto per l’insegnamento della disciplina. Quando il campo è stato composto, il conduttore della pratica invia informazioni ai praticanti, non solo con la voce e il proprio corpo, ma anche con l’attività mentale, sotto forma di immagini, oppure con frasi e comandi precisi, per facilitare gli studenti nell’apprendimento.

Un altro uso comune del Campo è quello terapeutico. Nel Qigong tradizionale, il guaritore invia il proprio Qi al paziente, per ottenere la risoluzione del suo problema di salute. Usando Qi Chang, è possibile trattare molte persone contemporaneamente, e farle partecipare alla composizione del Campo dal quale loro stesse trarranno giovamento.

Esistono anche molti ambiti applicativi di tipo produttivo. Ad esempio, sono stati composti campi di Qi, in Cina, sin dal 1993, per favorire la produzione agricola, l’allevamento, la produzione ittica e la produzione forestale. Complessivamente, rispetto all’elemento di controllo, sono stati misurati aumenti produttivi di circa il 20%.

La composizione del Campo, le 3 Fasi fondamentali

Veniamo alla tecnica vera e propria, che si compone di due fasi preliminari, introversione e focalizzazione dell’attenzione e rilassamento, e tre fasi fondamentali e irrinunciabili: raccolta o accumulo, fusione o uniformazione e informazione. La fase più importante è quella dell’informazione, l’obiettivo principale della composizione del Campo.
Nelle fasi preliminari il conduttore guida l’introversione dell’attenzione dei praticanti, che si focalizza sulle percezioni dell’interno del corpo e del corpo di Qi, ottenendo anche l’effetto di rilassamento complessivo del tono fisico e mentale. Vediamo ora le tre fasi fondamentali una per una, tenendo presente che possono essere mescolate assieme in vario modo.

  • La “raccolta” serve a portare più Qi al gruppo di pratica, e al singolo praticante, secondo il principio, comune a tutti gli stili di Qigong, che, dove va l’attenzione, lì va il Qi. Si lavora su alcuni movimenti e, soprattutto, con l’attenzione dei praticanti, che, con la guida del conduttore, si focalizza, alternativamente, all’interno del corpo e delle sue strutture di Qi, e all’esterno, dove, per esterno, si intende la sua rappresentazione mentale, non la percezione sensoriale del luogo in cui si pratica: spesso si suggerisce l’orizzonte, oppure un cielo blu, o anche la galassia nella quale ci troviamo. Più la rappresentazione mentale è lontana dall’esperienza sensoriale del praticante sincero, più è probabile che la sua Yiyuanti riesca, permanendo nell’intento, a prendere contatto con lo Hunyuan Qi Originale.

  • La “fusione” o “uniformazione” del Campo è il procedimento mediante il quale il Qi raccolto viene “mescolato” con quello dei praticanti e dell’ambiente dove si tiene la sessione. Grazie a questa fase, anche le persone che, per inesperienza o per condizione psico-fisica, non riescono a seguire pienamente la sessione, possono comunque essere partecipi dei benefici che produce la composizione del Campo (vedi oltre per un esempio). La fusione avviene grazie a una precisa direttiva del conduttore, accompagnata da movimenti che, nella mente dei praticanti, richiamano l’idea di mescolamento: ad esempio, movimenti circolari o spiraliformi, con una o entrambe le
    mani.

  • “L’informazione” è l’ultima, e la più importante fase dell’organizzazione del Campo. Operativamente, il conduttore dà l’indirizzo generale della fase, e i praticanti, “informano” il Campo del loro personale obiettivo. Molto spesso, la sessione di pratica di ZNQG ha come obiettivo la guarigione, del corpo o della mente, e in questo ambito le specifiche dei singoli praticanti si devono orientare.

    Di seguito alcune importanti caratteristiche di questa fase.
    a) Non è né una sorta di preghiera né l’espressione di un desiderio, piuttosto è un pensare, per frasi o immagini, all’obiettivo come se fosse già stato conseguito. Facciamo un esempio banale: se si ha una caviglia gonfia, la si immagina, magari più volte, ma senza ossessione, con un certo distacco, come perfettamente guarita.
    b) Se l’obiettivo è condiviso con gli altri praticanti, la risoluzione del problema è notevolmente accelerata (vedi un esempio poco oltre).
    c) L’informazione negativa, del tipo “gonfiore sparisci”, è meno efficace.
    d) Se una parte della nostra mente, consciamente o inconsciamente, preferisce che il problema persista, l’informazione sarà poco utile, perché priva di coerenza.
    e) Lo stato mentale, durante la trasmissione dell’informazione, conta molto. Se siamo in preda a pensieri ossessivi o preoccupazioni, oppure se siamo emotivamente coinvolti, il risultato voluto sarà difficilmente raggiunto. La condizione mentale più adatta per ottimizzare questa fase è quella denominata “Mingjue”.

Nell’articolo successivo su “Qi Chang”, il campo di Qi, vedremo: la composizione con le 8 formule, la composizione del campo nella pratica individuale, esempi vari degli effetti della tecnica.

Marco Tau, divulgatore di argomenti al confine tra scienza e filosofia, operatore Zhineng Qigong e insegnante di Mingjue Gongfu.

(G) vedi la voce relativa nel glossario, accessibile dal menù in alto.